Panorama dalla Torre Stigler, costruzione in acciaio all'interno del Parco Sempione, demolita nel 1924 |
Questo è il panorama che, dal 1894, i milanesi e i tanti turisti provenienti da tutto il mondo potevano godere dalla Torre Stigler, possente costruzione in acciaio collocata presso il Parco Sempione e che oggi non esiste più (è stata demolita nel 1924).
La torre Stigler, eretta dalle Officine Meccaniche Stigler (acquistate nel 1947 da OTIS), è stata una delle principali attrazioni dell'esposizione universale di Milano del 1906, sia perché da un balconcino a 38 metri da terra, si poteva godere di un panorama fantastico sia perché era dotata di uno strumento assai innovativo per quei tempi, l’ascensore idraulico che permetteva di accedere al balconcino.
Aver letto del'ascensore vi avrà affascinato e, probabilmente, distolto la vostra attenzione da due parole che, da ormai troppo tempo, sentiamo in continuazione: Esposizione Universale altrimenti nota come Expo.
Non fermatevi nella lettura. Non vogliamo indottrinarvi su expo, né dire se expo è bene o è male. A noi piace raccontare storie e storie vi racconteremo!
Di questo expo milanese probabilmente conosciamo quanto basta o anche meno, ma cerchiamo di scoprire storie diverse da quelle che sentiamo ogni giorno!
Un po’ di storia delle Expo
Facciamo un balzo indietro nella storia per dire che le Expo sono nate con un intento assai innovativo per gli anni in cui non esisteva assolutamente internet, il telefono non era così tanto diffuso e andare da Roma a Milano precludeva un viaggio più lungo di una manciata di ore.
L’idea era quella di diffondere la cultura, le innovazioni, le scoperte, il progresso, esattamente quello che facciamo oggi informandoci con i mezzi di telecomunicazione moderni.
La prima esposizione storica si tenne a Londra nel 1851 e fu la Grande Esposizione delle opere dell'Industria di tutte le Nazioni, si tenne ad Hyde Park e fu voluta e promossa dal principe Alberto, Henry Cole, Francis Fuller, Charles Dilke e da altri membri della Royal Society of Arts come celebrazione delle moderne tecniche industriali.
Per l'occasione venne costruito il celebre Crystal Palace ("Palazzo di cristallo"), un'enorme edificio in ferro e vetro poi andato distrutto in un incendio nel 1936.
La prima esposizione fu un grande successo di pubblico tanto che con il denaro ricavato dalla vendita dei biglietti di ingresso fu costruito il Museo di Storia Naturale di Londra e acquistato il terreno per la costruzione del Victoria and Albert Museum
A quella di Londra seguì l'Expo di Parigi, un’altra edizione di grandissimo successo, dedicata all’industria, all’agricoltura e alle belle arti.
Fino al 1933 si tennero una serie di esposizioni universali conosciute come esposizioni universali storiche con una frequenza variabile e che replicarono, chi più chi meno, un buon successo.
Erano tempi difficili, la prima guerra mondiale aveva lasciato un’enorme crepa, si credeva nelle ricostruzioni, nell’ innovazione e nel progresso.
Nel 1933 fu deciso di regolamentare questi “incontri” definendone la cadenza e anche l’univocità dei fini. Fu osservato, infatti, che le Esposizioni Universali potevano effettivamente essere un importante punto di raccolta di saperi e conoscenza.
Fu il BIE (Bureau International des Expositions), l'organismo internazionale che coordina gli eventi di questo genere, che ne regolarizzò la frequenza e ne definì le finalità.
In realtà c'è da sapere che le Esposizioni riconosciute dal BIE sono di diverse tipologie, vengono distinte fra expo universali ed internazionali, primarie e secondarie, internazionali specializzata, etc...,ognuna possiede caratteristiche e peculiarità differenti.
In realtà c'è da sapere che le Esposizioni riconosciute dal BIE sono di diverse tipologie, vengono distinte fra expo universali ed internazionali, primarie e secondarie, internazionali specializzata, etc...,ognuna possiede caratteristiche e peculiarità differenti.
Curiosità (e verità) sulle Expo nel mondo
Prima di arrivare a parlare di Milano vi regaliamo alcune curiosità su qualche edizione passata delle diverse tipologie di Expo svoltesi in tutto il mondo.
Abbiamo iniziato parlandovi di una torre, e fra le torri non possiamo non annoverare la più famosa del mondo, la Tour Eiffel, costruita in 2 anni, 2 mesi e 5 giorni dal 1887 al 1889 in occasione dell’ Expo di Parigi del 1889 che si tenne nella capitale francese per celebrare il centenario della Rivoluzione francese.
Abbiamo iniziato parlandovi di una torre, e fra le torri non possiamo non annoverare la più famosa del mondo, la Tour Eiffel, costruita in 2 anni, 2 mesi e 5 giorni dal 1887 al 1889 in occasione dell’ Expo di Parigi del 1889 che si tenne nella capitale francese per celebrare il centenario della Rivoluzione francese.
Durante le esposizioni universali sono stati presentati grandi progetti come il grande plastico della Galleria Vittorio Emanuele II, all’epoca la più imponente del mondo (expo Vienna 1873), a Parigi 1889 fu presentata la prima automobile a benzina costruita dall’ingegnere tedesco Carl Friedrich Benz e fu mostrato l’utilizzo dell’elettricità in diverse campi, da quello industriale a quello domestico, Edison presentò un padiglione molto apprezzato.
Moltissime furono le esposizioni dedicate alla natura e all’ambiente e, che influirono, modificandolo, al riassetto delle città.
Prima fra tutte (e prima expo a non svolgersi in Europa) fu l'Esposizione Universale Philadelphia 1876 il cui tema fu il Centenario dell’indipendenza americana ma che pose fortemente l’accento sul recupero del verde, in particolare essa si svolse a Fairmount Park che fu costruito in breve tempo (ci fu un enorme ritardo con i lavori) e divenne un parco splendido ancora oggi il più importante della città.
Anche il quartiere EUR (non a caso acronimo di Esposizione Universale di Roma) fu costruito per l’Expo romano che avrebbe dovuto tenersi nel 1941 ma che non si svolse a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale. In realtà nemmeno il progetto originario fu portato a termine.
FOTO Flickr - Alessandro, http://bit.ly/1KRMDvQ Licenza CC BY-NC-ND 2.0 |
A Genova per l'Esposizione Internazionale Specializzata del 1992 si assistette ad una grande ristrutturazione e recupero della zona in cui si svolse l’Expo, il Porto Antico ad opera dell’architetto Renzo Piano. Fu costruito il Grande Bigo e l’acquario. Nella zona si è poi aggiunta la Biosfera una struttura a forma sferica situata accanto all’acquario contenente un ecosistema tropicale
Un grande ripristino urbano, invece, coinvolse Lisbona (Esposizione Internazionale del 1998). La città cambiò aspetto, furono costruite molte infrastrutture e la grande stazione progettata da Calatrava, si costruì un parco e ancora oggi degni di nota sono l’Oceanario formato da 5 ambienti marini (i 5 oceani) e la Torre di Vasco da Gama. Tuttavia non si è riusciti pienamente a ricollocare le grandi opere dopo expo.
Treno monorotaia sopraelevato costruito per Siviglia 1992 Oggi è in compro stato di abbandono |
Sorte peggiore toccò a Siviglia (Esposizione Universale del 1992) per cui, nonostante con l’expo la città fu dotata di una rete di infrastrutture moderna laddove prima era estremamente carente, c’è da dire che molte zone costruite per expo giacciono in completo abbandono avanzando l’ipotesi di expo come evento temporaneo cosa che fu estremamente evidente con l’edizione delle Esposizone Nazionale del 2002 in cui gli edifici dedicati all’evento furono completamente smantellati dopo la manifestazione.
Le premesse (e le promesse) di Saragozza 2008 (Esposizione Internazionale). sembravano essere le più rosee con gli splendidi progetti e padiglioni avveniristici. Oggi è rimasto solo cemento e debiti a ricordo di un’edizione che avrebbe dovuto lasciare senza parole anche il futuro.
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Le esposizioni universali a Milano
Ritorniamo a Milano e alla sua prima esperienza con l’Esposizione Internazionale che si tenne nel 1906 da Aprile a Novembre in omaggio all’inaugurazione del traforo del Sempione che rese possibile la realizzazione della prima tratta ferroviaria fra Milano e Parigi.
L’edizione 1906 era dedicata ai trasporti e dinamismo. Si svolte lungo la direttrice Parco Sempione e quella che un tempo si chiamava Piazza D’armi, zona Baggio.
L’edizione 1906 era dedicata ai trasporti e dinamismo. Si svolte lungo la direttrice Parco Sempione e quella che un tempo si chiamava Piazza D’armi, zona Baggio.
Lungo il percorso fu costruita una linea ferroviaria elevata, antesignana dell’attuale metropolitana!
Gli edifici dell’Expo 1906 furono ubicati nell’area dell’attuale Parco Sempione dove, nel 1923, poi sorse la Fiera di Milano.
Fra gli edifici dedicati all'esposizione, nella sezione destinata alla Previdenza, trovò spazio un intero Padiglione dedicato alle iniziative previdenziali messe in atto dalla Società Umanitaria, storico istituto filantropico milanese fondato da Prospero Moisé Loria, mercante israelita che devolse il suo intero patrimonio al Comune di Milano perché si impegnasse ad aiutare i più bisognosi.
Primo quartiere operaio di Milano. |
In una parte del Padiglione venne esposto un bilocale di via Solaro facente parte del Primo quartiere operaio di Milano. Il quartiere, progettato da Giovanni Broglio, un ex muratore diplomato alle serali e laureato tra un lavoro e l'altro, si estendeva fra le attuali via Solari, via Stendhal, via Osvaldo Viani e via Moisè Loria, area allora nota come Porta Marcello e comprendeva 240 appartamenti di edilizia popolare e ben costruiti, fra monolocali, bilo e trilocali oltre a scuole, asili infantili, docce e bagni, estesi anche al pubblico, negozi, luoghi di ritrovo, aree di gioco e spazi verdi. Un quartiere, insomma, dove l’intento primario non fu solo quello di costruire alloggi per le classi più disagiate ma anche offrire loro un ambiente sereno e vivibile e di coesione sociale, un intento assolutamente rivoluzionario per quei tempi. Piccola curiosità: affinché fosse mantenuta la pulizia l’igiene e buona manutenzione dei fabbricati, furono stabiliti del premi annui per quegli inquilini che meglio conservavano i locali loro affidati.
Sempre in occasione di expo, la Società Umanitaria indisse un concorso per realizzare i mobili delle case operaie. Era forte l'idea che vivere in un ambiente bello e confortevole aumentasse il benessere (un concetto estremamente attuale e straordinariamente moderno per queli anni!)
Ancora oggi il quartiere operaio dell’Umanitaria esiste.
Un altro gioiello nato per Expo Milano 1906 è l’Acquario civico, oggi fortemente rivalutato come punto di interesse storico e didattico.
L'acquario è l'unico padiglione di Parco Sempione non smantellato dopo Expo. E' uno degli edifici di maggior pregio dello stile liberty ed il terzo acquario più antico d'Europa.
Un gioiello che, dopo la ristrutturazione terminata nel 2006, rende orgogliosi la città!
Parco Aerostastico Milano 1906 |
Durante l'edizione 1906 di Expo, uno dei padiglioni di maggior successo fu il Parco Aerostatico in cui furono esposti diversi palloni aerostatici oltre al primo dirigibile italiano, l'aeronave Italia.
Probabilmente fu una festa eccezionale!
Chissà se, per l'Esposizione Universale 2015 di Milano hanno pensato di organizzare allegri pic nic su moderni palloni aerostatici! Probabilmente sarebbe una festa eccezionale!
Giulia Minenna
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