Cinque fotografi di fama internazionale - Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet - hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria a Dhaka(Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya). Le fotografie e i video-documentari che hanno realizzato accendono un riflettore sulle fasce di popolazione più povera che emigrano in massa dalle regioni rurali verso le città, nella maggior parte dei casi finendo nelle bidonville che crescono in modo esponenziale, “invisibili” al mondo esterno. Questa mostra dà l'occasione di toccare con mano le condizioni di vita estreme e le sfide che Medici Senza Frontiere sta affrontando, ogni giorno, per assistere la popolazione: malnutrizione, acqua contaminata, mancanza di servizi igienico-sanitari, infezioni, HIV/AIDS.
“C’è un crescente bisogno di interventi umanitari nelle baraccopoli. - dichiara Kostas Moschochoritis, Direttore generale di Medici Senza Frontiere Italia - Pertanto stiamo aumentando le nostre risorse per lavorare in molti di questi luoghi dove la situazione è estremamente grave ed esplosiva: attualmente abbiamo progetti in più di 20 città nel mondo. Sopravvivere è una sfida quotidiana, come evidenzia con forza la mostra Urban Survivors”.
Urban Survivors
Foyer di Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano
Fino al 24 giugno 2012, dalle 10.00 alle 22.00 (lunedì 10-19)
Ingresso libero
http://www.urbansurvivors.org/en/
Provincia di Milano, Assessorato alla Cultura, tel. 02 7740 6302/6341
http://www.facebook.com/events/166987013431347/
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